Dal 15 al 23 marzo 2024 (9 gg/8 notti)

ASMARA/ KEREN/MASSAWA/ ARCIPELAGO DELLE DAHLAK

Ancora quasi del tutto estranea alle logiche del turismo commerciale, l’Eritrea propone un’eccitante sfida a chi ama le mete quasi inesplorate. Combina scenari tipicamente abissini, scarpate, altopiani e picchi vertiginosi, con interessanti siti archeologici e un mare cristallino ed incontaminato. 

Una proposta di viaggio che riesce a mixare tutti gli aspetti dell’Eritrea: l’altopiano, le zone archeologiche, quelle più interessanti dal punto di vista etnografico, le città di Asmara, Keren e Massawa, completamente diverse tra loro ma tutte accomunate da un assoluto e magnetico fascino. L’itinerario è completato dal MUST in assoluto dell’Eritrea, l’Arcipelago delle isole Dahlak. Il tutto con il tempo sufficiente e senza il fiato sul collo: tempi quasi africani!! L’Eritrea rimane una delle mete più affascinanti del Corno d’Africa: il suo mix di influenze abissine, arabe e mediterranee ne fa un luogo davvero suggestivo, come dimostra la recente nomina di Asmara a patrimonio mondiale dell’Unesco.

Alcune cose importanti di questo viaggio:

  • Asmara recentemente nominata PATRIMONIO MONDIALE DELL’UNESCO, con la sua fantastica architettura coloniale, il suo animato rito del caffè, i colori e i profumi che ne fanno un “gioiello d’Africa” sospeso a quasi 2400 metri di altezza sull’altopiano eritreo, una cittadina coloniale di una bellezza strabiliante che è riuscita a salvaguardare la propria preziosa architettura.
  • L’escursione in treno monorotaia fino a Nefasit, con scorci mozzafiato
  • Il mercato del lunedì di Keren, ritrovo dei pastori musulmani Tigré
  • La multietnica Keren dalla languida atmosfera, vanta un seducente amalgama di elementi architettonici: moschee, chiese ed edifici coloniali.
  • La strada “degli Italiani” da Asmara a Massawa, un dislivello di 2.300 metri in 115 chilometri.
    Massawa con il suo dedalo di viuzze e la magia delle Isole Dahlak, un reef madreporico incantevole, multicolore, una infinita varietà di conchiglie, con splendenti e incantevoli spiagge.
  • L’ANTICO PORTO di Massawa, con i suoi decadenti edifici turchi, egiziani e italiani
  • Adi Quala e la sua bellissima chiesa copta, il Sacrario di Daàro Khonat con i resti dei caduti nella battaglia di Adua e da cui si gode uno dei più bei panorami dell’Eritrea e la chiesetta di Santa Rita.

 

15/03/2024 ITALIA/ERITREA – BENVENUTI AD ASMARA!
15MAR VCEIST 1440 1915
15MAR ISTASM 2025 0055
Partenza nel primo pomeriggio dall’aeroporto di Venezia per Asmara con scalo ad Istanbul.
Pasti e pernottamento a bordo.
All’arrivo nella capitale dell’Eritrea, welcome in aeroporto, formalità doganali, ritiro dei bagagli ed incontro con il nostro corrispondente locale e transfert in hotel Asmara Palace o similare.

ASMARA
Benvenuti ad Asmara, la città modernista dell’Africa e patrimonio mondiale dell’UNESCO situata nel cuore dell’Eritrea. Questa città eccezionalmente ben conservata è una testimonianza della pianificazione coloniale durante l’occupazione italiana tra il 1893 e il 1941.
La bellezza di Asmara è davvero affascinante, specialmente da ottobre a marzo, quando la città esplode in un tripudio di colori con jacaranda, ibisco e cascate di buganvillee. Il suo carattere urbano e la sua architettura riflettono la vita africana coloniale e postcoloniale, mostrando una miscela armoniosa di edifici, strade, spazi aperti ed elementi culturali locali. L’architettura della città, influenzata dalla sensibilità artistica italiana, offre un’affascinante gamma di stili dell’inizio del XX secolo, rendendo Asmara un paradiso per gli appassionati di architettura. Troverai un mix di design art deco, cubista, razionalista, espressionista, futurista e neoclassico, che creano un paesaggio urbano affascinante e diversificato.
Tra i suoi monumenti più importanti, la Cattedrale cattolica di Santa Maria, con il suo stile romanico lombardo e gli interni affrescati, spicca come un monumento significativo. Il Museo Nazionale ospita reperti archeologici di antiche civiltà in Eritrea, insieme a una ricca collezione che mostra le diverse culture dei nove gruppi etnici del paese.
Per un assaggio autentico della vita eritrea, visita il mercato di Medeber, dove abili artigiani realizzano un’ampia varietà di oggetti riciclando il metallo. Il cimitero di Asmara offre una panoramica storica dell’avventura italiana in Eritrea e il garage Fiat Tagliero, simile a un aereo, è una stazione di servizio unica che vale la pena esplorare.
La sera, immergiti nella vivace atmosfera di Asmara sedendoti in uno dei suoi bar storici, come l’Empire o il Vittoria. Goditi un ottimo caffè o cappuccino, assapora i dolci e osserva l’allegro trambusto di giovani e turisti che passeggiano lungo il viale principale, Harnet Street. Il fascino di Asmara non risiede solo nella sua architettura accattivante, ma anche nel suo vivace e ricco patrimonio culturale, che la rende una destinazione imperdibile per chi cerca un’esperienza straordinaria in Africa.

16/03/2024 ASMARA
Prima colazione, pranzo e cena
All’arrivo nella capitale dell’Eritrea alle 00.55, formalità doganali, Welcome in aeroporto, ritiro dei bagagli ed incontro con il nostro corrispondente locale e transfert nell’Hotel Asmara Palace o similare.
Pernottamento
Dopo la prima colazione inizia la visita della città con la guida parlante italiano.
La capitale del paese conserva una chiara impronta del periodo coloniale italiano, negli edifici e nell’arte, ma oltre alle sue notevoli opere architettoniche e giardini perennemente fioriti, questa città è segnata dall’impronta lasciata dagli italiani nelle abitudini degli abitanti.
Visitare Asmara è un viaggio a ritroso nel tempo, in un passato che un po’ è anche nostro perché appartiene ai ricordi dei nostri genitori, perché l’abbiamo studiato sui libri di storia e ripetutamente visto nei documentari alla televisione.
Si potrà ammirare il Palazzo Imperiale, in Liberation Avenue, oggi palazzo del Governo, ospitava fino a pochi anni fa il National Museum. Era stato costruito da Ferdinando Martini, il primo governatore civile italiano dell’Eritrea nel 1897, per essere il Palazzo del Governatore. Con il suo frontone sorretto da colonne corinzie e interni spaziosi, è considerato uno degli edifici in stile neoclassico più belli dell’Africa. Molto curati sono i giardini interni. Non mancherà di affascinare il Teatro dell’Opera, costruito nel 1918 dall’architetto Cavagnari: un bellissimo esempio di architettura eclettica e conserva un interno delizioso a quattro piani di palchi e uno spettacolare soffitto Art Nouveau affrescato da Saverio Fresa con scene di danza tra il Neoclassico e l’Art Nouveau. Un tempo vi si esibivano famose compagnie, come quella di Renato Rascel o di Renato Carosone. Rientro in Hotel per la cena ed il pernottamento.

Cattedrale Cattolica di Santa Maria
Consacrata nel 1923, è ritenuta una delle più belle chiese in stile romanico lombardo al di fuori dell’Italia. L’interno della cattedrale è magnifico: l’altare è in marmo di Carrara, mentre il battistero, i confessionali ed il pulpito sono in legno di noce italiano. L’interno è completamente affrescato. Il campanile della chiesa, in stile gotico, domina la città ed è il punto di riferimento della Harnet Avenue: la strada principale. È uno dei massimi monumenti della città. Dal campanile, che contiene otto campane, si gode di una bella vista panoramica. Le campane si confondono con la voce dei muezzin che riecheggia dagli altoparlanti dei minareti e con le preghiere dei monaci ortodossi a testimonianza dell’atmosfera multireligiosa tipica delle grandi città orientali della grande tolleranza religiosa che esiste in Eritrea.
Cattedrale Copta ‘Nda Mariam
La Chiesa, che è stata costruita nel 1938 durante l’occupazione italiana domina la città, essendo stata edificata su una collina. E’ una curiosa combinazione di architettura italiana ed eritrea. La cappella d’ingresso è a pianta quadrata, sormontata da tamburo cilindrico con pitture di santi e coperta da tetto conico a tesa spiovente. Ai lati, due brevi tratti di portico a travi di legno, con parete in fondo a struttura listata: notevoli i pannelli della trabeazione, di legno scolpito a motivi axumiti e l’arcosolio interno in legno dipinto, provenienti dalla demolizione della vecchia chiesa primitiva. La chiesa, costruita (con progetto dell’architetto E. Gallo, 1920) sull’area dell’antica, è preceduta da due torri quadrate, che servono come sacrestia e magazzino. Dal piazzale antistante la chiesa, si possono incrociare con lo sguardo le croci copte, il minareto della Grande Moschea e il campanile della Cattedrale cattolica.
La Grande Moschea
Ultimato nel 1938 da Guido Ferrazza, questo grandioso complesso coniuga elementi razionalistici, classici e islamici. La simmetria della moschea è accentuata dal minareto, che si innalza da un lato come una colonna romana scanalata al di sopra di cupole e archi tipicamente islamici. All’interno il “mihrab” (la nicchia che indica la direzione della Mecca) è impreziosito da mosaici e colonne in marmo di Carrara. Lo stile di Ferrazza risulta evidente anche nel disegno della maestosa piazza e nel complesso del mercato che circonda la moschea.

17/03/2024 ASMARA/KEREN
Prima colazione, pranzo e cena
Se disponibile, in mattinata escursione in treno a bordo della mitica “littorina” o del treno trainato dalle locomotive a vapore Mallet dei tempi coloniali.
Si avrà la rara opportunità di percorrere una delle più ardite ferrovie al mondo, la cui costruzione risale al 1897. Si percorrerà il tratto Asmara-Arbaroba, circa 18km, uno dei tratti più suggestivi e panoramici dell’intero itinerario.
Se l’escursione col treno non sarà disponibile, la mattina sarà libera.
Nel pomeriggio partenza per Keren, con varie soste lungo la strada ed arrivo nel tardo pomeriggio.
Pernottamento a Keren, Hotel Sarina o similare.

KEREN
Storicamente conosciuta come «Sanhit», Keren è la seconda città più grande dell’Eritrea. Con il suo nome che si traduce in ‘altopiano’ questa bellissima città si trova a oltre 1300 metri sul livello del mare, affacciandosi su un terreno montagnoso. I visitatori di questa affascinante città possono vagare per le strade vivaci, ammirando il patrimonio coloniale etiope e la bellezza delle chiese romaniche. Un tempo luogo di numerose battaglie, Keren vanta una ricca storia bellica che può essere esplorata con una visita al Forte Tigu del XIX secolo e al cimitero commemorativo, il British War Cemetery. Inoltre, i viaggiatori possono visitare l’iconica Ferrovia Eritrea, le rovine del vecchio Palazzo Imperiale, il vivace mercato dei prodotti del fine settimana e la bellissima tenuta di Elabered, famosa per la sua terra fertile e le fiorenti orchidee.
Un secolo fa gli italiani costruirono un’avveniristica ferrovia in Eritrea. Oggi, in mezzo alle ferite di una guerra recente, le locomotive a vapore sono tornate a correre sui binari dell’ex colonia italiana. Un’impresa straordinaria voluta dal Governo di Asmara e compiuta da ferrovieri ultrasettantenni.
La linea ferroviaria che collega le città di Asmara e Massaua, superando quasi 2.400 metri di altezza, è considerata un capolavoro dell’ingegneria italiana. Oggi come allora, quando venne inaugurata nel novembre del 1912, la stampa internazionale, anche la più ostile e avversa, parlò di «una stupefacente prodezza».
Centodiciassette chilometri di rotaie si snodano tra gole, strapiombi e montagne scoscese. Lungo il tragitto sono dislocate 29 gallerie, 13 stazioni, 5 serbatoi d’acqua e 45 tra ponti e viadotti.
Il tracciato è emozionante ed il principale materiale di trazione è composto da locomotive a vapore. La stazione ferroviaria di Asmara è un casermone coi muri sbreccati e le insegne scolorite. I vetri della biglietteria non sono in buono stato e la campanella che dovrebbe annunciare i treni resta inesorabilmente muta. La sorpresa si cela al di là del portone d’ingresso. Varcare quella soglia significa entrare in una straordinaria macchina del tempo e trovarsi improvvisamente catapultati nel passato, indietro di più di cento anni, in una storia impregnata di magia e di fascino. Il tragitto ferroviario, in parte coincidente con quello stradale, è ripido e spettacolare: percorre i fianchi della montagna, completamente ricoperti dalle piantagioni di fichi d’india.

18/03/2024 KEREN ED IL MERCATO DEL BESTIAME / ASMARA
Prima colazione, pranzo e cena.
Oggi (lunedi) a Keren c’è il mercato del bestiame, e quindi un crocevia che attira tutti gli abitanti delle zone circostanti la città. Dedicheremo la giornata a visitare la città ed il suo mercato.
Sosta al Santuario della Madonna del Baobab, legato ad una storia miracolosa che salvò la vita ad alcuni militari italiani. Visita ai cimiteri di guerra in cui sono sepolti soldati italiani e ascari (gli autoctoni eritrei che combattevano a fianco alle nostre truppe) ed a quello britannico.
Se possibile, sosta a Elabered per la visita alla “concessione De Nadai”. Qui venne realizzato dai coloni italiani un efficiente sistema di dighe, ancora oggi funzionante, che permette di coltivare ortaggi e frutta e di allevare animali in stalle modello. Lungo il fiume si vedono grandi alberi di mango.
Rientro ad Asmara per il pernottamento all’ Asmara Palace Hotel.

La città di Keren col suo sparso abitato aggrappato ai fianchi della montagna, si offre a quanti sono in grado di apprezzare uno spicchio d’Africa ancora autentico e quella sua atmosfera riservata e nostalgica la rende affascinante. Il richiamo più vivo e colorito di Keren è il suo mercato, fulcro di vita operosa e punto d’incontro di tutte le tribù del vasto circondario. Attraverso il mercato coperto degli alimenti, le vie dei sarti, le vie degli argentieri e il mercato dedicato alle donne (oggetti per la casa e cosmetici) si raggiunge il letto del fiume, dove si tiene il mercato di legna e carbone.
Merita sicuramente una visita il Santuario di Mariam Dearit, dove è venerata una Madonna nera inserita nella cavità di un maestoso baobab, e considerata da tutti la regina e protettrici del paese. La “Madonna del Baobab” è molto venerata anche dai mussulmani e spesso vi si svolgono pellegrinaggi ecumenici e interreligiosi; i pellegrini che ogni anno raggiungono tale santuario sono circa quarantamila. Il Santuario è curato dai monaci cistercensi che qui risiedono dal 1960. Ci sono diverse versioni e leggende a proposito dell’origine di questo Santuario.

19/03/2024 ASMARA /MASSAWA – imbarco per le DAHLAK MAR ROSSO
Colazione, pranzo e cena
Dopo la colazione, partenza per Massawa.
Tra Asmara e Massawa (2400 metri circa di dislivello con Asmara in poco più di 100 km di strada), se possibile lungo la panoramica strada delle Pendici orientali.
Lungo la strada si incontreranno le cittadine di Nefasit, Embatcalla, Ghinda, Dongollo Alto ed infine Dongollo Basso famosa per le sue acque minerali. Finalmente arriviamo in vista del mare! Le due attraenti isole che formano Massawa si chiamano Taulud e Massawa, ed entrambe sono collegate alla terraferma tramite dei terrapieni che fungono da ponti. Subito dopo l’arrivo a Massawa, ci imbarcheremo per l’escursione di tre giorni alle isole Dahlak in motoscafo. L’itinerario prevede la visita di alcune isole tra le più interessanti e le più ricche di barriera corallina, e verrà definito in prossimità delle date di partenza della crociera, anche se il programma definitivo verrà deciso dal capitano il giorno di partenza sulla base delle condizioni e previsioni meteo, nonché delle isole per cui si è ottenuto il permesso di accesso. L’Arcipelago delle Dahlak rappresenta un ecosistema eccezionale, che ha pochi rivali al mondo. Parte delle isole Dahlak sono riserva naturale e la fauna marina è ricchissima.
Arrivati al porto, ci imbarcheremo entro le 12.00 per l’escursione di tre giorni alle isole Dahlak in motoscafo. Il pernottamento sarà in tenda sulle isole. Pernottamento Erinine Dahlak Islands Comfort Tented Camp.

L’Arcipelago delle Dahlak rappresenta un ecosistema eccezionale, che ha pochi rivali al mondo. Uno specialista del turismo, al ritorno da una crociera ha così sintetizzato la sua ammirazione per queste isole: “Le Maldive sono la destinazione migliore al mondo dove servizi e natura hanno un mix impareggiabile, ma le Dahlak! Sono le Maldive di 20 anni fa!). Parte delle isole Dahlak SONO RISERVA NATURALE e la fauna marina è ricchissima. Già i nomi sono indicativi del circo che è possibile trovare: pesci pappagallo, pesci trombetta, pesci chirurgo (chiamati così per le spine taglienti che si trovano sulla coda) e pesci unicorno, pascolano sulle barriere coralline nutrendosi della parte organica della madrepora. Semplicemente affacciandosi con la maschera se ne possono vedere molti esemplari. In genere i pesci che affollano queste acque non sono spaventati ma incuriositi dall’uomo. L’Arcipelago delle Dahlak rappresenta un ecosistema eccezionale, che ha pochi rivali al mondo. Ai vostri occhi si presenterà un reef madreporico incantevole, multicolore, con decine e decine di varietà di coralli e madrepore, dagli “ombrelli” ai “cervelli” sino alle praterie di coralli di fuoco oltre ad una infinita varietà di conchiglie. Le isole in superficie sono desertiche ed ostili, ma albergano molte specie di uccelli. Tra i più numerosi, oltre a molte specie di gabbiani, le sterne, le aquile marine, i pellicani, i fenicotteri rosa (flamingos), i falchi marini. Alcune isole sono letteralmente coperte da uccelli, e potersi avvicinare al momento della nascita dei piccoli, offre emozioni uniche. Durante il giorno, anche chi generalmente non ha mai provato interesse per la pesca sarà attratto ed incuriosito dalla facilità con cui anche un bimbo di otto anni può catturare un barracuda più grande di lui, mentre la percezione del tempo si annullerà nell’esplorazione dei bellissimi fondali, così magicamente colorati ed animati. Come sa bene chi va per mare, potrebbero esserci piccoli inconvenienti e contrattempi, ma anche questi contribuiranno a rendere il viaggio vario ed interessante.
DAHLAK
Incastonate nel Mar Rosso, le incontaminate isole Dahlak formano un affascinante arcipelago separato dalla terraferma dal Canale di Massaua. Questo insieme di isole, noto per il suo clima caldo e umido, è costituito da isolotti e scogliere, di cui solo quattro abitate. Le comunità locali di queste isole abbracciano il loro stile di vita tradizionale, facendo affidamento sulla pesca e sull’allevamento di capre e cammelli.
Parte del Parco Nazionale Marino di Dahlak, queste isole sono un paradiso per la nidificazione degli uccelli marini, vantano coste fiancheggiate da mangrovie e paesaggi di saline. Sotto le acque turchesi si trovano meraviglie marine mozzafiato, dove giocosi delfini, maestosi squali, dolci dugonghi, varie specie di tartarughe, granchi eremiti, pesci colorati e affascinanti molluschi prosperano tra secche, barriere coralline sommerse e affascinanti naufragi. Ad aumentare il fascino sono le uniche pietre pomice, formate da vulcani sottomarini, che creano un incantevole mondo sottomarino che garantisce un’esperienza di immersione indimenticabile per gli esploratori avventurosi.
Per gli appassionati di pesca, l’arcipelago delle Isole Dahlak offre un paradiso inesplorato che pullula di una vasta gamma di specie di pesci, tra cui trevally, trevally gigante, snapper rosso, tonno, barracuda, cernie, permessi, milkfish e queenfish.  Le opzioni di alloggio sulle isole Dahlak sono limitate, senza hotel o resort disponibili. L’unico modo per immergersi veramente nella bellezza di questa destinazione è campeggiare sulle isole.
Vieni a scoprire la bellezza incontaminata delle isole Dahlak, una gemma nascosta nel Mar Rosso, dove stili di vita tradizionali e una vivace vita marina attendono la tua esplorazione. Parti per un’avventura straordinaria per scoprire il fascino incontaminato delle isole Dahlak, un tesoro da scoprire immerso nel Mar Rosso. Qui, una miscela armoniosa di tradizioni secolari e fiorenti meraviglie marine invitano alla tua esplorazione. Che tu sia un intrepido amante dello snorkeling, un pescatore esperto, un appassionato subacqueo o semplicemente alla ricerca di un rifugio tranquillo, questo affascinante arcipelago garantisce un viaggio indelebile e su misura per ogni tipo di viaggiatore.

20/03/2024 DAHLAK MAR ROSSO
Colazione, pranzo e cena
Giornata interamente dedicata alla visita di 1-2 isole, tempo per relax, pesca e snorkeling.
Pernottamento in tenda sulle isole.

21/03/2024 DAHLAK /MASSAWA/ASMARA
Prima colazione, pranzo e cena
In mattinata si rientrerà in barca a Massawa. Visita della città di Massawa, pranzo e nel pomeriggio si rientrerà ad Asmara, che si raggiungerà in serata.
Cena e pernottamento presso l’Asmara Palace Hotel

22/03/2024 ASMARA / ADI QUALA
Prima colazione, pranzo e cena
Prima colazione e partenza con i fuoristrada 4×4 lungo la strada che porta verso l’Etiopia in direzione di Adua e Axum. Arrivo nella valle del Mareb e visita alla chiesa di Santa Rita a Adi Quala dove è situata la lapide in ricordo dei morti del Nova Scotia.
Nella cittadina di Adi Quala, ai confini dell’Etiopia, visiteremo la chiesa copta, dedicata alla Madonna, una delle poche costruite ai tempi coloniali, di bella fattura e che ospita al suo interno begli affreschi. Poi vedremo la chiesetta cattolica di Santa Rita che custodisce la lapide in ricordo dei morti del “Nova Scotia“, una nave mercantile affondata durante la Seconda Guerra Mondiale, ed a seguire il Sacrario che custodisce i resti dei caduti nella battaglia di Adua del 1896.
Proseguimento per Daaro Khonat dove si trova il Sacrario dei caduti di Adua. Da qui si gode uno splendido panorama della valle del Mareb, e in giornate cristalline la vista spazia sino a raggiungere Adua.
Rientro ad Asmara in serata. Cena tradizionale e trasferimento in aeroporto per il volo di rientro

Il SACRARIO è stato eretto nell’ottobre 1939 per ricordare la sanguinosa battaglia di Adua del 1° marzo 1896. La battaglia di Adua o Abba Garima, momento culminante e decisivo della guerra di Abissinia, ebbe luogo tra le forze italiane, comandate dal tenente generale Oreste Baratieri, e l’esercito abissino del negus Menelik II. Gli italiani subirono una pesante sconfitta, che arrestò per molti anni le loro ambizioni coloniali sul corno d’Africa. La guerra era iniziata nel dicembre del 1895, quando le truppe etiopiche avevano attaccato gli sparpagliati presidi italiani nella regione di Tigrè, occupata nell’aprile precedente; gli italiani erano stati colti di sorpresa, ed erano incappati subito in una sconfitta nella battaglia dell’Amba Alagi il 7 dicembre. A questa sconfitta si aggiunse poi il 22 gennaio 1896 la resa del presidio di Macalle, che aveva resistito ad un assedio durato due mesi. Le forze italiane al comando del generale Oreste Baratieri, rinforzate da truppe appena giunte dall’Italia, si ammassarono nella zona tra Adigrat ed Edagà Amus, ma l’esercito di Menelik aggirò lo schieramento nemico e si diresse nella zona di Adua, trovandosi così in un’ottima posizione per tentare l’invasione della colonia italiana. Le nostre unità, nonostante l’epico comportamento, furono costrette al ripiegamento lasciando sul terreno 6.345 caduti, di cui 2.000 indigeni e 1.846 prigionieri. Ancora oggi, sotto un alto obelisco in granito, una grande cripta custodisce i resti di 3.025 soldati italiani e 618 indigeni.

23/03/2024 ASMARA
23MAR ASMIST 0155 0645
23MAR ISTVCE 0810 0845
Decollo del volo alle 01.55 , scalo ad Istanbul ed arrivo a Venezia alle 08.45

LA QUOTA DI PARTECIPAZIONE INCLUDE
• Volo di linea da Venezia, via Istanbul con franchigia bagaglio 30 kg e bagaglio a mano
• Sistemazione in alberghi di categoria turistica, in camera doppia (o come meglio precisato nel programma di viaggio), nelle isole Dahlak campo tendato
• Trattamento pensione completa inclusa una bevanda locale ai pasti
• Tutti i trasferimenti in autovettura/pullmino privati.
• Escursione col treno a vapore il 17/03
• Escursioni in jeep il 22 marzo
• Crociera in lancia, uso esclusivo, pensione completa incluse bevande ai pasti (4pcs/pax/gg bevande locali analcoliche).
• Autista/Guida, di lingua inglese/italiana durante le escursioni, esclusi i periodi liberi.
• Ingressi, tasse e permessi.
• Mance in hotel e ristoranti, etc escluse le guide

LA QUOTA DI PARTECIPAZIONE NON INCLUDE
• Visto d’ingresso: € 50,00 da richiedere almeno 4 settimane rispetto alla data di partenza + spese di corriere per inoltrare il documento
• Le tasse aeroportuali ad oggi (30/09) 395.00 euro
• Pasti e bevande extra
• Spese extra di carattere personale.
• Tutto quanto non indicato espressamente nel programma di viaggio.
• Mancia alla guida e autista
• Polizza medico/bagaglio annullamento

PER INFO E PRENOTAZIONE CHIAMARE AL NUMERO 0462750555 oppure 3456086225 (anche whatsApp) O SCRIVERE ALL’INDIRIZZO doltour@doltour.it